Johnny Cash – I walk the line

    T-shirt tinta unita

    COLORI TINTA UNITA: 100% cotone Organico, prelavato, ring-spun e pettinato, superficie liscia e morbida per risultati di stampa perfetti, girocollo sottile a costine, fettuccia sul collo, tubolare, vestibilità regolare , peso 150 gr.

    COLORI MELANGE : 97% cotone pettinato ringspun 3% poliestere, soffice al tatto, struttura con busto tubolare, vestibilità modern fit, girocollo in costina 1x1, peso 150 gr.

    Caratteristiche:

    100% cotone pettinato ringspun, soffice al tatto, struttura con busto tubolare, vestibilità slim fit, girocollo in costina 1x1, peso 150 gr.

    posizione della grafica:

    L’immagine riportata, raffigura esclusivamente la dimensione e posizionamento della grafica sulla t-shirt, senza fare riferimento al colore da Voi scelto.

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Descrizione

La t-shirt Johnny Cash – I walk the line è dedicata ad uno dei “grandi” della musica Country americana.

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Johnny Cash, un personaggio dalla vita sicuramente particolare,

sia per lo stile di vita che per le sue canzoni da Ring of fire, Hurt, I walk the line

Johnny Cash nasce il 26 febbraio 1932 a Kingsland in Arkansas; la sua è una numerosa famiglia di contadini.

Fin da bambino conosce la dura condizione degli abitanti dell’America sudista profonda, dedita alla coltivazione e alla raccolta del cotone.

Anche lui per dare una mano ai suoi lavora fin da piccolo nei campi, ma si innamora della musica prima cantando in chiesa, poi grazie all’ascolto di trasmissioni radiofoniche dedicate al country, molto seguite in quei paesi.

Nel 1944 una tragedia colpisce la famiglia: Jack, il fratello quattordicenne, si ferisce con una sega circolare e muore dopo un’agonia di otto giorni.

Nel 1950, finite le scuole, John si arruola in aviazione e compie una parte del servizio militare in Germania dove acquista una chitarra che impara a suonare da autodidatta.

Il primo contratto lo ottiene neanche cinque anni dopo, con la leggendaria Sun Records.

Sotto l’egida dell’etichetta di Memphis incide i primi singoli (tra cui “Folsom prison blues“) e poi, nel 1957, il primo disco solista, Johnny Cash with his hot and blue guitar.

Il pubblico gradisce e così nel 1960 approda alla Columbia dove incide un ottimo album gospel Hymns by Johnny Cash album poco commerciale, ma che incontra grande successo.

E’ proprio il successo e le enormi attenzioni lo disorientano.

Dietro l’aria da burbero Cash nasconde una psicologia ancora fragile e immatura che lo porteranno a fare uso di sonniferi e di anfetamine.

Non è infrequente in questo periodo che il musicista tenga concerti senza voce a causa dell’uso continuo di droghe.

A ciò si aggiungono gravi problemi familiari, dipendenza da droghe e guai giudiziari.

Nel 1965 viene arrestato a El Paso per introduzione illegale di pillole di anfetamina.

Nel 1967 viene salvato da un collasso per overdose che lo portano in carcere dove incide, nel 1968, il suo album più noto, Johnny Cash at Folsom Prison.

Negli anni ’80 nonostante la stima di colleghi e appassionati inizia il suo declino.

Ma resta comunque in classifica specialmente con Johnny 99, in cui interpreta le canzoni di Bruce Springsteen.

La resurrezione è del 1993 con il nuovo contratto con la “American Records” di Rick Rubin.

Album indimenticabili come: American recordings, Unchained, American III: Solitary man.

American IV: The man comes around, il suo ultimo lavoro del 2002

Esce in contemporanea con un album di tributo che gli dedicano colleghi di tutte le generazioni.

Di recente aveva vinto il primo premio per il miglior Video all’MTV Video Music Awards con il clip Hurt.

Imperdibile il film a lui dedicato Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line nel 2005.

Che è valso un premio Oscar a Reese Witherspoon quale Migliore attrice protagonista, una nomination a Joaquin Phoenix, ai costumi e ovviamente alla colonna sonora.

Il 15 Maggio 2003, muore la moglie June e pochi mesi dopo, il 12 Settembre, a 71 anni, si spegne  nella sua casa di Nashville, nel Tennessee.