Arancia Meccanica

    T-shirt tinta unita

    COLORI TINTA UNITA: 100% cotone Organico, prelavato, ring-spun e pettinato, superficie liscia e morbida per risultati di stampa perfetti, girocollo sottile a costine, fettuccia sul collo, tubolare, vestibilità regolare , peso 150 gr.

    COLORI MELANGE : 97% cotone pettinato ringspun 3% poliestere, soffice al tatto, struttura con busto tubolare, vestibilità modern fit, girocollo in costina 1x1, peso 150 gr.

    Caratteristiche:

    100% cotone pettinato ringspun, soffice al tatto, struttura con busto tubolare, vestibilità slim fit, girocollo in costina 1x1, peso 150 gr.

    posizione della grafica:

    L’immagine riportata, raffigura esclusivamente la dimensione e posizionamento della grafica sulla t-shirt, senza fare riferimento al colore da Voi scelto.

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Descrizione

La t-shirt A Clockwork Orange è una delle mie grafiche dedicate al capolavoro di Stanley Kubrick.

Se stai cercando una t-shirt unica ed originalecon una grafica dedicata ad Arancia Meccanica di Stanley Kubrick sei nel posto giusto! Contattaci

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A Clockwork Orange (Arancia Meccanica) è un film del 1971 scritto, prodotto e diretto da Stanley Kubrick.

Tratto dall’omonimo romanzo di Anthony Burgess nel 1962, la pellicola prefigura, appoggiandosi a uno stile sociologico e politico,

una società votata a un’esasperata violenza, soprattutto nei giovani.

Forte di quattro candidature agli Oscar del 1972 come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio

Venne presentato lo stesso anno alla Mostra di Venezia, il film ottenne un buon successo di pubblico oltre a un grande impatto culturale.

Decisivo per la riuscita del film fu anche l’apporto di Malcolm McDowell, che interpretò il capo-drugo Alex,

pronto e disponibile a tutto, al punto che s’incrinò una costola e subì l’abrasione delle cornee durante le riprese del film.

Quando fu distribuita sul circuito cinematografico, all’inizio degli anni settanta, la pellicola destò scalpore, generando una schiera di ammiratori,

pronti a gridare al capolavoro ma anche una forte corrente di parere contrario, per il taglio originale e visionario adottato nella narrazione,

che faceva ricorso in maniera iperrealistica a scene di violenza.

In un futuro imprecisato, nella metropoli londinese, vive il giovane Alexander “Alex” DeLarge, un ragazzo di famiglia operaia eccentrico, colto ed antisociale.

Alex è il capo dei Drughi, una banda criminale composta da lui e da altri tre ragazzi, Pete, Georgie e Dim.

I quattro trascorrono il tempo dedicandosi per puro divertimento ad abusi sessuali, furti e ultraviolenza, ritrovandosi nel locale Korova Milk Bar per consumare lattepiù, ossia latte “migliorato” con mescalina e altre sostanze stupefacenti.

Al calare della notte, la banda commette molti atti criminosi, quali aggredire e malmenare un anziano senzatetto ubriaco,

affrontare la gang rivale di Billy Boy abbigliata con uniformi naziste, scorrazzare per le strade con un’auto sportiva rubata provocando incidenti.

Oppure fare quello che chiamano la “visita a sorpresa”, ovvero recarsi ad un’abitazione isolata,

farsi aprire la porta dicendo di avere un amico in fin di vita a seguito di un incidente e poi, una volta entrati, commettere violenze ai danni degli abitanti.

A farne le spese sono lo scrittore Frank Alexander e sua moglie: una volta entrati nella loro casa, i quattro assalgono l’uomo e stuprano la donna.

Soddisfatti della serata, i Drughi tornano al Korova per un ultimo “bicchiere”.

Nel locale, una donna improvvisa un bel canto interpretando l’Inno alla gioia di Friedrich Schiller dal 4° movimento della Sinfonia n. 9 op. 125,

composta da Ludwig van Beethoven, idolo di Alex.

Dim schernisce la donna con una pernacchia e Alex, che nonostante il suo comportamento violento non accetta la maleducazione e l’insolenza,

gli colpisce violentemente le gambe con il suo bastone.

Dim, indignato, chiede ad Alex una sfida, ma davanti al coraggio di questi decide di lasciar correre, dicendo di essere stanco.

Giunto a casa, Alex nasconde il bottino delle scorrerie nella sua stanza e, ascoltando di nuovo la Nona di Beethoven, si addormenta sognando epiche scene catastrofiche, come esecuzioni, esplosioni, eruzioni vulcaniche e flagellazioni bibliche…

In una delle sue scorribande Alex tenta di fuggire, ma i Drughi lo stanno aspettando, desiderosi di vendicarsi e Dim lo colpisce con una bottiglia di latte in faccia, lasciandolo ferito in balia della polizia.

Alex si fa quindi notare dal Segretario per gli affari interni, in visita al carcere, viene scelto per il trattamento e

con il pensiero rivolto al fatto che tornerebbe in libertà dopo solamente due settimane, accetta tutte le condizioni.

Nonostante lo scetticismo del direttore della prigione e del capo delle guardie, Alex viene trasferito in un centro medico dove incomincia la cura.

Il trattamento consiste nella somministrazione di farmaci unita alla visione di lungometraggi in cui sono contenute scene di violenza, con il protagonista che viene legato a breve distanza dallo schermo e costretto a tenere gli occhi aperti con delle pinze sulle palpebre.

Le scene di violenza, insieme con l’effetto dei farmaci, incominciano a provocare in lui delle sensazioni di dolore e di nausea che tendono ad aumentare a mano a mano che il trattamento prosegue, fino a coinvolgere, oltre alle immagini di violenza e di abuso sessuale, anche la musica di sottofondo della proiezione che, durante la visione di un documentario su Adolf Hitler, è la nona Sinfonia di Beethoven.