Fight Club

    T-shirt tinta unita

    COLORI TINTA UNITA: 100% cotone Organico, prelavato, ring-spun e pettinato, superficie liscia e morbida per risultati di stampa perfetti, girocollo sottile a costine, fettuccia sul collo, tubolare, vestibilità regolare , peso 150 gr.

    COLORI MELANGE : 97% cotone pettinato ringspun 3% poliestere, soffice al tatto, struttura con busto tubolare, vestibilità modern fit, girocollo in costina 1x1, peso 150 gr.

    Caratteristiche:

    100% cotone pettinato ringspun, soffice al tatto, struttura con busto tubolare, vestibilità slim fit, girocollo in costina 1x1, peso 150 gr.

    posizione della grafica:

    L’immagine riportata, raffigura esclusivamente la dimensione e posizionamento della grafica sulla t-shirt, senza fare riferimento al colore da Voi scelto.

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Descrizione

La t-shirt the first rule of Fight Club is you don’ talk about….

Per questa immagine ho ripreso una delle delle loro regole: la prima regola del Fight Club è non parlare del Fight Club.

Unita all’immagine originale della saponetta del film.

Vuoi la t-shirt the first rule of the Fight Club? Sei nel club giusto!

La prima regola, non può che essere di comprarla!

Fight Club è un film del 1999 diretto da David Fincher, basato sull’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk.

Il protagonista è un uomo il cui vero nome non è mai pronunciato (Edward Norton).

Lavora come consulente nel ramo assicurativo di un’importante casa automobilistica.

Si tratta dello stereotipo dello yuppie frustrato dalla vita moderna: schiavo del consumismo, depresso, insonne, ansioso e stordito dal jet lag.

L’uomo trova un’apparente cura ai suoi problemi solo cominciando a frequentare gruppi d’ascolto per persone affette da mali incurabili; in questo modo incontra anche Marla Singer (Helena Bohanam Carter) una ragazza che come lui finge di avere gravi malattie.

Durante uno dei suoi viaggi di lavoro il protagonista conosce Tyler Durden (Bradd Pitt) un originale ed eccentrico produttore e venditore di saponette.

Quello stesso giorno, tornato dal lavoro, il protagonista scopre che la propria abitazione è andata distrutta in un’esplosione causata da una perdita di gas propagatasi all’interno di essa; disperato e affidandosi al caso, telefona a Tyler e decide di incontrarlo nuovamente.

Dopo aver passato la serata in un locale, decidono di picchiarsi e in seguito Tyler lo porta nella propria fatiscente abitazione.

Tra i due nascerà un affiatato quanto bizzarro rapporto.

Nelle settimane successive, il protagonista viene coinvolto da Tyler nella creazione del Fight Club, un circolo segreto i cui appartenenti prendono parte a violenti combattimenti tra loro.

I due, entrati in simbiosi, radunano nuovi e numerosi adepti.

In breve tempo, quello che era un circolo di combattimenti clandestini si trasforma in un ritrovo per uomini alienati e insoddisfatti, pronti a combattere fino alla morte.

Il protagonista, nel frattempo, parte alla ricerca di Tyler, temporaneamente scomparso, e di una risposta quantomeno plausibile a quanto sta accadendo.

In ogni città in cui scende, continua ad avere una fortissima impressione di deja vu.

Una notte, improvvisamente, Tyler si materializza nella camera d’albergo in cui il protagonista alloggia e gli rivela che “Tyler Durden” è solo un’invenzione del protagonista, che è dunque l’unico responsabile dei danni causati dal Progetto Mayhem.

Attraverso un flashback, il protagonista rivede il primo combattimento con Tyler e si rende conto che allora si era picchiato da solo.

È stato lui, quindi, a creare il Fight Club.  (fonte Wikipedia)